Il rischio di avere problemi di salute mentale è molto alto tra le persone rifugiate, migrate dal proprio paese a causa di persecuzioni, violenze o guerre. Esistono leggi che tutelano, a livello nazionale e internazionale, il diritto alla salute di queste persone, ma sono ancora pochi gli strumenti teorici e pratici a disposizione per la valutazione della loro salute mentale. Uno di questi è il Refugee Health Screener-15 (RHS-15) che permette di individuare i segnali precoci di trauma.
In collaborazione con la UONPIA del Policlinico di Milano, abbiamo analizzato l’efficacia del RHS-15 in un campione di 81 persone minori straniere non accompagnate. I risultati sono incoraggianti.
Il processo e gli esiti della nostra ricerca sono riassunti in un paper, pubblicato nel numero 7/2023 del Journal of Health and Migration e ora disponibile su Academia.
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