Campi Sensibili è un progetto di participatory art.
Un gruppo di artisti condivide all’aria aperta proposte di matrice corporea e performativa con i partecipanti, connessi tra loro, tramite auricolare, a una piattaforma digitale che permette sia di ascoltare sia di parlare. Si realizza così nello spazio un Campo Sensibile (CS), un ambiente anfibio, fisico e digitale, presente e dislocato.
CS risuona nei giorni seguenti attraverso la costruzione di un “erbario”: i partecipanti sono stimolati a inviare materiali legati alla loro esperienza incarnata, che, interconnessi con quelli raccolti dagli artisti, costruiscono un repertorio di comunità.
Con Campi Sensibili si potenzia una percezione ecologica, complessa e consapevole del vivente, si pratica la soglia tra esperienza artistica e vita quotidiana ed è un invito politico a incorporare sempre uno stato di interconnessione fluida con tutto l’ambiente.
CS è una pratica inclusiva, permeabile, che favorisce una responsabilità diffusa: sostiene progetti e processi di coevoluzione delle persone e dei gruppi nell’abitare lo spazio pubblico, nel ridisegnarlo e risignificarlo intersoggettivamente.

Progetto candidato a “Anticorpi – call per ricerche da raccontare” da Alice Bescapè, Mele Ferrarini, Viola Ghidelli, Gigi Giustiniani, Paolo Mazzanti, Raffaele Rezzonico, Flora Vannini e Francesco Venturi.

Immagine > Gigi Giustiniani

Questo progetto ha passato la prima fase della selezione di Anticorpi – call per ricerche da raccontare.

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