#Take Care accompagna la realizzazione di interventi di riqualificazione artistica e sociale della zona delle Stazioni di Varese, attraverso il coinvolgimento e l’attivazione diretta di circa 30 giovani tra i 16 e i 30 anni e un processo di consultazione che coinvolge la cittadinanza allargata.
#Take Care nasce dalla volontà del Comune di Varese di ragionare, in ottica partecipata e a partire dalle esigenze dei giovani del territorio, sulla riqualificazione dell’area delle due stazioni di Varese. Il progetto prende il via da un lavoro di coinvolgimento del territorio: attraverso il primo appuntamento pubblico, realizzatosi nell’ottobre 2015 sotto forma di “Open space technology”. Trovi qui il report dei workshop della giornata.
L’eredità dell’Open Space Technology è presa in mano da un gruppo di 13 ragazzi e ragazze tra i 17 e i 30 anni che da novembre 2015 ad aprile 2016 si incontrano ogni giovedì per ragionare su come concretizzare le idee emerse dal consulto cittadino. Il gruppo, insieme agli operatori e alle operatrici di progetto, porta avanti diverse attività come: la mappatura dell’area delle stazioni, l’analisi dei diversi stakeholder della zona, la costruzione degli strumenti di intervista con la cittadinanza, i momenti di Gazebo Itinerante in cui si incontra la cittadinanza per le strade e le piazze della città, fino alla realizzazione di un viaggio studio ad Amburgo per conoscere e approfondire altre esperienze di lavoro artistico e sociale realizzate in un altro contesto europeo, dal quale prendere spunto. Queste attività permettono al gruppo di costruire il progetto esecutivo per la propria città, sottoposto al vaglio del “gruppo allargato” composto da giovani esperti e alla validazione dei diversi settori di competenza del Comune di Varese (urbanistica, sicurezza, sociale…).
Le idee così messe insieme e rese progettualità concreta, prendono il volo tra maggio e giugno 2016: i “ragazzi del giovedì”, insieme agli operatori e alle operatrici di progetto, al “gruppo allargato”, a volontari del territorio e a diversi gruppi di studenti in alternanza scuola/lavoro (il Liceo Artistico “A. Frattini”, l’Istituto Professionale per il Commercio, il Turismo e i Servizi Sociali “L. Einaudi”; l’Istituto Statale di Istruzione Superiore “J.M. Keynes”), realizzano gli interventi divisi in 5 ambiti di intervento principali:
1. URBANISTICO-PITTORICO > Percorsi colorati per le strade, muri con diverse tonalità di colore, strisce pedonali creative, rifacimento del sottopassaggio che connette le aree delle stazioni, mandala benaugurante in mezzo all’incrocio;
2. GREEN > Interventi sul verde pubblico di alcune aiuole e fioriere dell’area stazioni attraverso l’inserimento di piante semplici ed edibili e la proposta di cura condivisa per abitanti e negozianti della zona;
3. MUSICA > Tre corner musicali per esibizioni libere di musicisti e performer urbani, con l’inserimento del pianoforte condiviso nel sottopassaggio; 4. SOCIALE > Interventi di coinvolgimento delle associazioni di volontariato presenti nell’area delle stazioni attraverso azioni di volontariato diretto, sensibilizzazione circa la nuova povertà attraverso storytelling, mappa dei presidi e dei servizi per persone in condizione di marginalità e povertà;
5. CITTADINANZA ATTIVA > Momenti di presentazione pubblica aperti a giovani e meno giovani, iniziative di cittadinanza attiva, flash mob ed eventi musicali, mercato delle autoproduzioni…
Alla base delle realizzazioni l’idea del “Prendersi cura”, del #Take Care: la cura è elemento fondamentale nella costruzione della proposta e nel mantenimento delle attività realizzate. Questo vuol dire saper creare di una “cultura” della cura, cioè implementare strategie educative urbane che permettono alle diverse persone che attraversano l’esperienza di imparare a prendersi cura di un luogo pubblico, ossia che appartiene a tutti.