La nostra call per ricerche da raccontare di quest’anno vuole porre l’attenzione sui meccanismi sociali che regolano il funzionamento del mondo del lavoro, dei servizi di cura, dei prezzi delle case, del sistema del credito: tutto ciò che spinge le persone a fondo.
Le proposte ricevute ci hanno parlato di esistenze collettive, di diritti mancati, ma anche di auto-organizzazione e di arte. Scegliere, come ogni anno, non è stato semplice. Sono evidenti l’impegno e la dedizione dietro ogni candidatura.
Grazie al prezioso supporto della Commissione Altri Sguardi, possiamo ora svelarvi i nomi delle cinque ricerche finaliste che incontreremo in questi giorni. Al termine dei colloqui, ne selezioneremo due che accompagneremo nei prossimi mesi.
Al centro della ricerca ci sono le storie delle persone transgender over 50. Uomini e donne residenti in diverse zone d’Italia, raccontate attraverso tre prospettive temporali. Il passato: le strategie di sopravvivenza messe in atto in anni in cui lo stigma era estremo, così come la lotta per l’emancipazione e l’affermazione di sé. Il presente: l’importanza del loro ruolo sociale, di aiuto nei confronti delle persone che avviano il processo di transizione oggi. Il futuro: l’urgenza di mettere sul tavolo della politica il tema dell’invecchiamento e della cura delle persone transgender. Una generazione destinata a fare sempre da apripista, da giovane per la lotta ai diritti fondamentali e ora, da meno giovane, per il diritto ad una vecchiaia dignitosa.
Estella Beltramelli è giornalista freelance.
Francesca Leo è educatrice e podcaster.
Antonia Monopoli è attivista e responsabile dello Sportello Trans Ala Milano.
La ricerca indaga come il lavoro sessuale e la sua percezione sociale impattano sulla salute dellз lavoratricз sessuali. Nel farlo, vuole raccontare e definire le pratiche di cura e di resistenza che si generano all’interno dei contesti dellз putes attivistes (puttanз attivistз), partendo dal loro punto di vista. Mediante l’etnografia collettiva e l’analisi di una raccolta di diversi contributi (poesie, ricerche, saggi fotografici) il progetto mira a cogliere le diverse identità e le complessità legate a questa occupazione, contribuendo alla generazione di un cambio culturale che contrasti lo stigma e la violenza.
Delia Da Mosto, laureata nel 2020 in Medicina e Chirurgia con una tesi sulle conseguenze dell’emergenza sociosanitaria da COVID-19 sulla salute delle persone migranti, sta attualmente concludendo un Master in Antropologia Medica e Salute Globale presso l’Universitat Rovira i Virgili di Tarragona.
Il progetto, ideato da Luca Lòtano, nasce nel 2016 dall’incontro tra la redazione di Teatro e Critica, webmagazine di teatro e danza, e la scuola di italiano di un C.A.S. – Centro di Accoglienza Straordinaria per persone rifugiate e richiedenti asilo – di Roma. Nasce come progetto editoriale, linguistico e di cittadinanza attiva che punta all’interazione tra culture attraverso il teatro e l’arte vissuti, nella loro fruizione, come pratica sociale. Il suo primo nome è Spettatori Migranti/Attori Sociali, con gruppi di spettatori maschi e richiedenti asilo che vivevano nei centri di accoglienza; diventa quindi Redazioni Meticce all’interno del festival Attraversamenti Multipli per cui cura il blog dal 2018; infine arriva alla sua natura attuale: un progetto che propone la creazione temporanea di REdazioni Multi.lingue, visioni e linguaggi all’interno di festival ed eventi culturali.
Luca Lòtano è giornalista pubblicista, fondatore del progetto RE.M., insegnante di italiano come lingua seconda e coordinatore dei progetti teatrali per Asinitas APS a Roma.
Life Is A Game è un progetto d’inchiesta transmediale e transnazionale prodotto da IrpiMedia. Ha indagato l’oligopolio del food delivery raccontando l’ascesa di un nuovo modello organizzativo improntato sull’utilizzo di tecnologie digitali. Chi è rider è sommergibile: una persona precaria, costretta all’invisibilità, in un contesto lavorativo sempre più impersonale e “gamificato”. Life Is A Game ha portato in superficie anche la rete di collettivi in difesa di chi lavora come rider, così come l’impatto sulla geografia urbana e sulla ristorazione.
Claudio Capellini è art director e storyboard artist.
Laura Carrer è giornalista e ricercatrice freelance.
Luca Quagliato è fotografo e videomaker freelance.
La nostra proposta mira a inserire le immagini del periodo post-indipendenza del Ghana (anni pieni di ottimismo e promesse) in spazi pubblici odierni (il risultato dell’esperienza coloniale e post-coloniale). Dopo la presentazione presso la 18. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia nell’ambito di “Guests from the Future” con The Beautyful Ones Always Were di Courage Dzidula Kpodo, desideriamo presentare la nostra ricerca in Ghana alle persone i cui spazi e le cui condizioni hanno informato la ricerca.
Courage Dzidula Kpodo ha studiato architettura presso la KNUST di Kumasi in Ghana e sta completando un Master presso il MIT negli Stati Uniti.
Manuela Nebuloni è coordinatrice di un programma di responsabilità sociale accademica presso il Politecnico di Milano.
Nana Ofosu Adjei è direttore creativo in ambito cinematografico e teatrale ad Accra, in Ghana.
Grazie a tutte le persone che hanno partecipato!
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